Wednesday, July 25, 2007

Heterow

Il weekend romano va senza particolari intoppi, a parte il caldo esagerato. E assolutamente inutile. E superfluo. Pleonastico. Stupido. Cattivo. Brutto. Bubù.
Venerdi torno dall'occhista, la macchia all'occhio è ancora li ma si è ristretta un po', per cui rifacciamo la stessa cura ma più massiccia, e vediamo che succede.
Pranzo con gli ex-colleghi, al vecchio posticino che era diventato la nostra mensa: chiacchiere, racconti, incredulità, felicità, dispiaceri, felicità.
Sabato esami all'università e la sera puntatina a Villa Celimontana, concertino di una che non so chi è ma che poverina ha cantato janis joplin con la "air conditioning voice", che si ottiene dormendo col condizionatore al massimo, probabilmente ubriaca... è stata fin troppo brava :-)
Domenica si riparte, aereo alle 17.10; mi cominciano ad arrivare voci che Londra è allagata, che cancellano i voli, piove ininterrottamente, nubifragio, calamità naturale, una tremenda inondazione, le cavallette!
Dunque: a me non piace volare.
Possiamo anche allargarci un po' e dire che odio volare.
Con un'ardita licenza poetica potremmo persino asserire che mi cago addosso.
Inoltre devo volare con Alitalia, e la cosa non mi fa impazzire... banali pregiudizi sugli italiani.
Mando un messaggio a Stez, riportandogli la notizia italiana... non mi risponde... Controllo su internet: le notizie sono quelle, tutto allagato, morte distruzione apocalisse.
Vado all'aereoporto, arrivo al mio gate sempre più in tensione, cammino avanti e indietro, non mi do pace. Mi arriva il messaggio di Stez: "mah, ieri ha piovuto, oggi c'è anche un timido tentativo di abuso di sole!"
Mi rilasso. Lo sapevo. Che sia maledetta l'intera classe dei giornalisti italiani. Sarà saltato un tombino a Soho, e in italietta diventa un'acquazzone. Evidentemente i giornalisti si passano la notizia sottovoce, uno per uno; per le elementari leggi del gioco del telefono un piccolo deragliamento della central line, con uno che si prende una storta durante la frenata diventa un attentato terroristico nel cuore di londra con numerosi feriti. Feriti gravi anzi. In fin di vita. Dietro intanto scorrono immagini di repertorio di Hiroshima.
Basta però. Dai su. E basta, che cazzo. Non se ne può più. Chiedo ai giornalisti di essere giornalisti.
Il volo è stato uno dei più tranquilli che abbia mai fatto. Scendo a Londra all'aereoporto di Heathrow, subito ribattezzato Heterow; atterraggio morbido, volo eccellente, mi sono mangiato pure una tortina sull'aereo con due (2) bicchieri d'acqua... ahhh. A Londra c'è un sole bellissimo, temperatura ideale, si sta di un bene... Prendo la Piccadilly line, che con un piccolo sovrapprezzo di un (1) pound (causa zona 6 mentre io sono abbonato a zona 1 e 2), mi porta al centro con un'oretta di viaggio, poi prendo il treno e con un altra mezz'ora sono a casa.
Mi sento strano sul treno, a guardare nuovamente i tetti di Mary Poppins, perchè ok, parti dall'italia, stai un mesetto fuori, ti diverti, poi torni in italia. Fine. E invece no, rieccomi qui; devo accettare questa inversione, prima o poi.
Nei giorni seguenti scopro che comunque la storia dell'inondazione è vera, ma riguarda l'oxfordshire, e poveracci stanno messi anche male, senza elettricità e senza acqua potabile. Anche l'italia manda dei soccorsi nei giorni a seguire, e si distingue persino. Si. Perchè è l'unica a mandare gente che non parla una parola di inglese. Ne abbiamo di fantasia, troviamo sempre nuovi modi per umiliarci. Immagino che questa notizia non sia arrivata con il gioco del telefono in italietta, ma tranquilli, ve la riporto io :-)
Per quanto riguarda la casa, ho fatto il bonifico, sono passato in agenzia per dare la ricevuta, chiedo nuovamente a Cicciallegra se va tutto bene, il mio reference sta andando avanti? si. Il soffitto è stato ridipinto? si. Quando me dai le chiavi? Next couple of days, as soon as your reference come back. Ok dico io! Fico! E il vecchio inquilino se ne è andato? Scopro che chi ci vive attualmente è il landlord stesso. Ah ok. Se ne è andato il landlord? si.
Benissimo! Me ne vado col sorriso sulle labbra.
Prendo il treno, tempo 20 minuti mi telefona Cicciallegra, e mi dice che casa me la da il 4 agosto. COOOSAAAA??? tra due settimane!?!?!? mi hai detto dopodomani!
Insomma ve la faccio breve. Parlo anche con la sua superiore, responsabile del reparto letting, e mi tira fuori che i lavori in casa vanno fatti, ecc ecc. Non capisco più chi mi dice la verità e chi mi dice fregnacce. Peggio che leggere un quotidiano italiano. Sostanzialmente giocano a scaricabarile sul Landlord. Uff. Comunque col landlord ci devo prendere un appuntamento per definire quali mobili rimangono e quali no, allora ok, sabato all'una incontrerò il mio landlord di fiducia, e gli dirò che vengo a vivere in soggiorno, che cazzo me ne frega dei lavori in camera da letto?
Ieri, sabato, conosco il landlord.. finalmente una nota positiva in questo casino di case. Una giovane coppietta, due tranquilloni fantastici, facciamo amicizia istantaneamente, spiego loro la mia situazione se la prendono subito a cuore, e dopo avermi fatto scegliere i mobili e i pezzi di arredamento, e avermi spiegato il funzionamento della caldaia e del giardino ecc ecc ecc decidiamo di andare insieme all'agenzia. Ora, probabilmente è stata la mia immaginazione, ma quando siamo entrati insieme in agenzia, mi è sembrato di leggere un po' di agitazione negli occhi di Cicciallegra. Insomma sempre stringendo ci dice che l'unico ostacolo legale al farmi entrare in casa il giorno stesso è il controllo della sicurezza del gas. Cicciallegra cmq dice che chiama l'omino del gas per fare il controllo, che però arriverà al più tardi lunedi. Allora prendiamo tutti appuntamento in agenzia per Lunedi alle 19.00, va bene per tutti? si.
Ok. Stavolta l'agenzia è con le spalle al muro, certo può ancora scaricare la colpa all'omino del gas, ma speriamo di no, che cazzo.
Insomma se tutto va ben entro a casa lunedi sera.
E chi vivrà vedrà.

1 comment:

  1. "Dunque: a me non piace volare.
    Possiamo anche allargarci un po' e dire che odio volare.
    Con un'ardita licenza poetica potremmo persino asserire che mi cago addosso."


    Non posso non pensare a quell'aereo che ci portava in quel di Atene..o quell'altro che ci portava a Praga.E posso dire che, se non sei cambiato,si..ti caghi addosso

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