Saturday, June 30, 2007

credito ergo sum

Primo risveglio londinese: apro gli occhi, panico. Ho dormito troppo. Non sento nessuno in casa, dio mio ho perso tempo dormendo, che spreco, che cosa ci sono venuto a fare qui, devo aprire il conto in banca, devo cercare casa, fare l'insurance number, cacchio no come ho potuto dormire troppo, un attimo che guardo l'orologio.
Tutto a posto, sono le 10. Dormo un altro po'.
Mi sveglio intorno alle 10.40, e decido di alzarmi altrimenti mi riaddormento e poi c'è bisogno del caterpillar per convincermi ad alzarmi.
Poco dopo torna Ilaria, facciamo colazione, guardiamo un po' di case su infernet, mando delle mail, pranziamo, usciamo alla volta della banca, la hsbc. Camminando per Guilmore road, vediamo un cartello "To let" che significa che la casa è in affitto. La via è molto carina e contiamo di ripassarci per fare una telefonata.
In banca mi dicono che devo portare un documento che attesti che vivo a casa di Stefano, cioè Stez mi deve firmare un pezzo di carta, e allegare una copia della notification per la council tax.
La council tax è una tassa sulla casa, che paghi anche se sei in affitto, la pagano tutti, ed è un documento che attesta che una certa persona vive li... perciò ricapitolando, stez vive li (notification) e io vivo da lui (dichiarazione di stez). Facile. Carini. Gentilissimi.
Torniamo indietro e mi metto a scrivere sul cellulare quel numero di telefono quando un signore sbuca dalla casa accanto e mi dice che quella è una stanza, non un intero appartamento, ma se cerco un appartamento la signora a fianco lo sta giusto ristrutturando. Lui prete cattolico, lei bella grassoccia bianchiccia, le lascio il mio numero mi richiama nel finesettimana perchè in questo momento c'erano delle persone a vedere il posto. Sta ristrutturando tutto, e riarreda anche... magari...
Il giorno dopo (giovedi) torniamo in banca, ma invece della notification portiamo una ricevuta, che purtroppo non va bene... e a quel punto non va bene neanche il foglietto di stez che diceva in allegato la ricevuta.. perciò torniamo a casa in fretta e furia, ristampiamo il foglietto, stez firma a distanza... ehm... prendiamo la notification e torniamo in banca. Era orario di chiusura ma ormai ci conoscono e ci fanno entrare lo stesso, vado su negli uffici sbrigo le formalità e taaac ho un conto in banca (vuoto) inglese. Riceverò in 5 giorni la cash card, che sarebbe una carta che serve solo a prelevare contante dal bancomat (cash machine). Poi c'è la debit card, con cui puoi fare pagamenti nei negozi, e poi la credit card. Cash card va bene, ho la credit italiana con cui posso comprare nei negozi e sono contento così.
Parto, prendo il treno e vado al centro, nel mio futuro ufficio, poland street perchè c'è un piccolo drink party per due persone che se ne vanno e per il compleanno (festa a sorpresa!) di uno dei due capi, Will. Arrivo ci infiliamo tutti stipati dentro alla saletta riunioni e Phil (l'altro capo) fa un discorsetto per ogni motivo di brindisi, e uno di questi sorpresa è anche il mio arrivo... arrossisco, prendo il bicchiere di champagne tremante, sono certo di rovesciarlo e fare un casino invece riesco a mantenere un minimo di contegno anche se balbetto un po' di parole in inglese mozzicato. Da li ci si sposta in un pub, dove Phil comincia a offrire birra a chiunque. Prendo una Guinness, la finisco, poggio il bicchiere e Phil "un'altra?" ok ma proviamo la london pride. Finisco anche quella mentre le chiacchiere diventano sempre più sbottonate e intime tra me Phil e Stez... un bel terzetto devo dire; poggio il bicchiere e Phil "un'altra?" No grazie Phil, davvero ma dobbiamo andare a cena... e Phil: "Vi pago io la cena!" no davvero Phil è già cucinata anzi dovremmo già essere a casa, grazie davvero (commozione... anche cerebrale...)
Fonti certe ci dicono che il party si è protratto finchè morte non è sopraggiunta.
Venerdi ho un appuntamento con Matt (regia) e Matt (3d) e Stez (producer) per chiacchierare un po' sul mio primo progetto... fico, siamo in 4 a portarlo avanti, regia, 3d compositing e organizzazione :-) ogni idea è ben accetta, il girato e le idee sono fiche, il regista ha 26 anni ed è forte, il 3d ne ha 27 ed è forte io ne ho 28 e già tutto mi prendono per il culo perchè sono "powerful" o almeno così stez mi ha introdotto... un buon inizio no? :-)

Thursday, June 28, 2007

Atterraggio... Allondraggio?

Adoro atterrare.
Fosse per me farei solo atterraggi, ma le stupide leggi della fisica stanno sempre in mezzo.
Una di queste è la gravità: prima di sentire gli effetti dell'attrazione gravitazionale di un altro pianeta, devi allontanarti sufficientemente dal tuo pianeta di origine; e poi c'è il discorso della massa, più massa = più gravità.
Ho lasciato un pianeta di 28 anni di affetti, amici, amore e abitudini, una bella massa di roba; per riuscire a staccarmi da terra è stato necessario un considerevole dispendio di energia. Nella testa girava un disco rotto "che cazzo sto facendo? che cazzo sto facendo? che cazzo sto facendo?". Sono atterrato un pianetino già meta di studi e vacanze, e ora di lavoro; piccola massa. Tuttavia la sua attrazione ha cominciato a generarla durante le manovre di avvicinamento dell'aereo (cargo? corriera?) della Ryanair che scendeva tra una fitta coltre di nuvole, mentre un signore dietro di me che a stento parlava italiano cercava di comunicare in inglese con la hostess madrelingua, e poi sicuro di se diceva a moglie e figli "Non dev'essere inglese questa, non mi capisce".
Passato il bianco nuvoloso, si da spazio al verde, colline e vallate verdissime e gonfie di acqua; poi finalmente terra.
Recupero il (pesantissimo) bagaglio e prendo lo Stansted Express, trenino che mi porterà a Liverpool Street, dove mi aspetta la buona Ilaria.
Che strano ritrovare persone che sei abituato a vedere in un determinato contesto (Stez e Ilaria rispettivamente Anzio e Tor S. Lorenzo), ritrovarle immerse in un mondo così diverso, dal colore diverso, l'odore... il cielo... la temperatura! Sull'aereo il capitano aveva detto stiamo atterrando, la temperatura a terra è di 30 gradi, e io tutto contento pensavo, beh sempre 10 gradi meno di Roma... scendo dall'aereo... e realizzo che non aveva detto thirty, bensì thirteen; faceva un freddo boia, io stavo in magliettina. Ovviamente sono felicissimo.
Arrivato a Liverpool street dopo baci abbracci e guancette rosse faccio subito subito la Oyster card: sarebbe un'alternativa al biglietto, è un pezzo di plastica magnetizzato che all'ingresso della metro appoggi su delle apposite placchette, così lo sportellino si apre e ti fa passare. La cosa fica è che non c'è bisogno di tirarlo fuori dalla custodia, è abbastanza potente, per cui in realtà sulla placca ci sbatti l'intero portafogli con immensa gioia :-)
Il primo passo è fatto, sono felice possessore di una Oyster card (per un mese di abbonamento, zona 1 e zona 2, fanno 89 sterline...). Nel pomeriggio mi compro il cellulare più economico che trovo, ci metto sopra 20 sterline e con un totale di 50 sterline sono anche un felice possessore di numero telefonico inglese. Insieme alla schedina del telefono mi hanno dato anche una scheda tipo bancomat, che serve a ricaricare il telefono... cioè, tu stai al supermercato dove compri che so, due banane, una bottiglia d'acqua, una confezione di aspirina, un copertone e un rotolo di moquette, e quando vai alla cassa aggiungi anche 10 sterline di carica telefonica, dai la scheda alla cassiera, lei la passa sulla macchinetta, tu paghi e alè, hai ricaricato il telefono... carino no? Un'altra cosa che ti permettono di fare questi matti inglesi è la seguente: supermercato, mettiamo che il conto è 20 sterline, paghi col bancomat ma paghi 50 sterline e la cassiera ti da 30 sterline di resto... cioè ti salti una pausa dalla cash machine... non è male no?
Prossimi passi:
Aprire un conto in banca
ottenere un national insurance number
dichiarare che sono freelance
... trovare casa...

Friday, June 22, 2007

Sogno o son desktop?

Ma io sogno
un mondo in cui
non sia più necessario
prostituirsi
per far l'amore
... a pagamento
(Sogno o son desktop - Elio e le Storie Tese)

I miei sogni stanno cambiando. Innanzitutto sto sognando... forse perchè sto dormendo: si dice che le due cose siano collegate, ma io credo nei sogni ad occhi aperti.
Comunque, l'altra sera ho sognato fantasmi, mostri, anzi teste di fantasmi in riva al mare (?) che cambiavano e si trasfiguravano erano sempre peggio e si ripetevano insomma alla fine mi sono svegliato alle 5 del mattino. Poi mi sono riaddormentato e ho sognato che ero l'unico testimone delle malefatte di un pazzo che scuoiava animali vari e persone e le univa in un miscuglio di nervi e vene per farne delle opere d'arte, ed era così bravo che li lasciava in vita gocciolanti.
Io come testimone non ci facevo una bella figura, ero ubriaco e parlavo di luci nel cielo... Quando ho visto le "opere d'arte" (un elefante nano misto a credo un giaguaro e forse pure un essere umano) mi sono svegliato stufo di schifezze e non mi sono più addormentato.

Stanotte invece ho sognato prima che trovavo una casa grande (balconatissima) in una zona che sembrava mostacciano/torrino, un po' polverosa ma piena di camere da letto, bagni, ampia cucina, disimpegno e un piano di sopra che non ho visto perchè ho cambiato sogno prima :-(
Poi ho sognato che avevo i super poteri. Cioè, che li avevo sempre avuti, e che me l'ero dimenticato, e allora piano piano mi torna in mente cosa potevo fare: spostare oggetti con la mente. Mi alleno per sviluppare questo potere e inizialmente allontano invece di attrarre, faccio un po' di errorucci ma recupero abbastanza, poi mi ricordo che ovviamente potevo anche spostare me stesso, e a grande velocità... mi sono svegliato mentre mi sollevavo da terra.

E' difficile tenere a mente di essere dei super eroi quando tutti vogliono che ce ne dimentichiamo

Wednesday, June 20, 2007

ch ch ch ch changes

don't wanna be a richer man [...]
Just gonna have to be a different man
(D. Bowie)

Come si sviluppa l'ultima settimana di un emigrante? Si fanno tutte quelle cose fino ad allora trascurate per non lasciare nulla in sospeso. Ad esempio devo andare dall'oculista.
Da circa un anno vedevo una macchia con l'occhio destro... ultimamente all'interno di quella macchia vedevo anche sfocato e distorto, una figata! Altro che effetti speciali.
Quasi mi dispiace curarmi, ma vabè, vado.
Attendo in sala d'attesa, paziento tra i pazienti, età media 134 anni (dati Istat) e mi tampono gli occhi dal collirio maledetto che lentamente mi rende cieco.
Ascolto la seguente conversazione:
A: "Ma sono passati 3 mesi?"
B: "Eh sono le 10 e mezza!"
A: "3 mesi! sono passati 3 mesi?"
B: "Ah aspetta vediamo la data... beh erano i primi di febbraio, quindi..."
A: "..."
B: "febbraio, marzo... maggio.........."
A: "..."
B: "... stiamo a giugno mamma!"
A: "Ah va bene."

Mi fanno le classiche analisi oculistiche, risulta che con l'occhio sinistro vedo attraverso le cose, tranne il piombo e i tessuti di pizzo. Col destro invece ho un lieve astigmatismo, e questa maledetta macchia.
"Bisogna fare l'OCT, ma il dottore ormai se ne è andato... quello se può timbra prima..."
Si ma io che c'ho?
Boh? un qualcosa che solleva la retina, forse, potrebbe anche non essere curabile, potremmo anche trovarci a sperare che semplicemente la cosa rimanga stabile...
Il fatto è che la retina rientra nel campo della neurologia, e potremmo trovare la causa ma non la causa della causa.

e io ricomincio a pensare ecco fatto... neurologia -> nervi -> stress... dopo l'asma ora mi becco pure una distrofia maculare alla retina per colpa dello stress...

morale, torno il giorno dopo per fare questo OCT che non so neanche che è, mi siedo sullo sgabellino e fisso un punto verde... a un certo punto ho finito. Fico! Una scansione della retina! Scendo con i risultati del test e il dottore mi dice "E' un po' di liquido che solleva lo strato epiteliale in una zona, per questo vedi la macchia e tutto il resto. Si può curare, ma questi problemi sono conseguenza dello stress, non so che vita fai, ma devi cambiarla".

Ci penso un attimo e rispondo "ok"


Tuesday, June 19, 2007

Storie di un cervello in fuga

Non è tanto quello che c'è scritto nella ricevuta di pagamento della compagnia di volo, quanto quello che manca: la data di ritorno. Non avevo mai comprato un biglietto di sola andata, la sensazione è simile a quella che si ha quando si va a vivere in un'altra città, magari un'altra nazione, e chi vivrà vedrà, e per farlo si compra un biglietto di sola andata; ecco, qualcosa del genere.
La destinazione è Londra, la data è 26 giugno 2007, l'ora è 10.10 partenza - 11.55 arrivo.
Non ho coscientemente preso una decisione del genere, è lei che mi ha cercato, mi ha rincorso, braccato e finalmente mi ha afferrato per le caviglie scaraventandomi a terra; perchè in fondo è quello che ho sempre pensato che avrei fatto, ed è da matti desiderare una cosa e allo stesso tempo temerla, per cui facevo finta di non pensarci.

Ma ecco la cronistoria del piccolo evento:
Giovedi 31 maggio - Mi telefona un amico (Stez!), da Londra, dicendomi che ai primi di Luglio avrebbe avuto degli openings nella società dove lavora attualmente come producer. Mandami curriculum e showreel, dice, ci sono ottime probabilità. Io mi lascio trascinare e accetto.

Domenica 3 giugno - Nel fine settimana lavoro al mio Curriculum, ci metto un po' a farlo diventare un Resume, e poi mi dedico allo showreel. Dicesi Showreel, o più amichevolmente Reel, un montaggio dei miei lavori, con un po' di musichetta sotto, per far capire il mio livello tecnico. Invio il tutto.

Martedi 5 giugno - Stez mi scrive che i capi hanno visto tutto, piaccio assai e ora devono formalizzare un'offerta. Tremo. Fremo.

Giovedi 7 giugno - Mi telefona Stez con l'offerta: tre mesi come freelance, un tot al giorno. Bella offerta... ma tanto per... vediamo che succede se chiedo qualcosa di più... succede che accettano.
E' più del quadruplo del mio attuale stipendio.
Giovedi stesso mi inviano il contratto... ma sono matti questi inglesi? Nella mail il capo inglese mi dice che non vedono l'ora di lavorare con me, che sono tutti contenti e che se tutto va bene alla fine dei tre mesi da freelance mi assumono... io mi commuovo e rispondo che è un piacere per me, che ora mi leggo il contratto e lo rimando firmato al più presto non vedo l'ora all the best fabio.
Stampo il contratto. Vado ad accennare la cosa ai miei capi... comincio a far circolare la voce delle mie dimissioni.

Venerdi 8 giugno - Il contratto è ok, lo firmo. Mi dimetto. Mando una mail al capo inglese dicendo che va tutto bene, e che il 2 luglio, come da accordi, comincerò a lavorare da loro, che sono molto eccitato e spero di fare cose buone e belle. Ancora una volta mi risponde che lui è eccitato e non vede l'ora di lavorare con me. Sono preda alle vertigini, capigiro, tachicardia... Stendhal ne sa qualcosa.

La settimana seguente è l'ultima settimana in ufficio, il posto che ha dato inizio alla mia carriera, dove ho passato gli ultimi 4 anni della mia esistenza. Lascio supervisori, colleghi, amici inconsolabili.




Il mio cervello era fuggito da qualche tempo, è ora che il mio corpo lo raggiunga.