Friday, September 07, 2007

Ma che ne Soho

Io lavoro a Soho.
Soho è un quartiere di Londra, delimitato a nord da Oxford Street, a sud da Shaftesbury Avenue, a ovest da Regent Street e a est da Charing Cross Road.
Il codice postale è W1, è il centro di Londra, e non solo geometrico, ma anche delle attenzioni della maggior parte dei londinesi.
Soho da oltre 200 anni è infatti il polo del sesso della capitale, con bordelli, sexy shop e strip bar; dal 2000 è stato oggetto di molti controlli della polizia, nuove leggi ad hoc sulla censura e il buon costume con conseguenza che molti locali hanno chiuso, la zona si è un po' ripulita, ma rimane sempre una certa promisquità nell'aria... e nei locali.
Da sempre motore di ogni attività animalesca, e quindi umana, il mercato del sesso ha fatto fiorire quest'area, riepiendola di ristoranti, pub, teatri, esposizioni... e così via. Soho è quindi il centro degli svaghi per tutti i gusti, zona di riferimento per tutte le età, razze e tendenze.
Tuttavia gli inglesi sono un popolo quieto, paziente e silenzioso, tranne - per compensare - il venerdi e sabato sera. La tensione sale per tutta la settimana e il venerdi si esce in orario dal lavoro, (a volte anche un po' prima) e ci si fionda nel pub di fiducia.
I piu' arditi, potremmo chiamarli gli hastates ma al posto della lancia un birrino, già il giovedi sera mettono a dura prova il proprio sistema gastrointestinale.
Uscire dall'ufficio alle 22 di un sabato sera e trovare una città in preda all'eccitazione, alle fiamme, ed essere nel centro del braciere... gente festante (e ciondolante) che insiste ad ordinare da bere, nonostante qualunque medico lo sconsiglierebbe, ma ormai è ubriaco pure lui, e impegnato a sbirciare donne scosciate ovunque, e anche con 4 gradi centigradi, gay scosciati pure loro, folletti, draghi (nelle vie cinesi), bianchi, neri, gialli tutti insieme con un unico scopo, vomitare in tutte le lingue del mondo all'angolo di una strada.
Non esistono razze, differenze, gap culturali, alfabetizzazioni, informatizzazioni, solo l'uomo e la sua tendenza all'autodistruzione; forse e' questo il lato buono della globalizzazione.

Ieri sera un ragazzo africano accanto a me sul treno mangiava carne cruda dall'odore discutibile.

1 comment:

  1. Mitico Fabio!
    Hai descritto veramente bene la situazione notturna di Soho, complimenti!
    Diego
    http://tiek.splinder.com

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